Amici della Musica di Cagliari


Concorso Internazionale di pianoforte Ennio Porrino
Stagione concertistica



Amici della Musica di Cagliari

Michele Di Toro


Pianista e compositore, ha acquisito una profonda preparazione classica e jazzistica: la prima con i diplomi ottenuti al Conservatorio di Pescara e alla Ecole Normale de Musique “Alfred Cortot” di Parigi col massimo dei voti; la seconda, tuttora in atto, presso la Scuola Civica di Jazz di Milano, per seguire la sua inclinazione preminente. Il suo impegno attuale è di ricercare nel vasto patrimonio classico ogni possibile spunto atto a sviluppare e possibilmente arricchire la propria musica jazz in ogni direzione ed aspetto, cioè armonia, ritmo e suono. È noto che ai compositori più universalmente apprezzati in entrambi i campi musicali venga riconosciuto un merito preminente: ad esempio, in Bach come in Bud Powell risalta lo studio del contrappunto; in Bartok e Stravinskij come in Bill Evans si evidenzia la ricerca armonica e così via. Altri aspetti evidenti per la classica sono l’organizzazione dei pezzi di Bach e Haendel, il modo dei romantici come Chopin, la ricerca armonica del suono degli impressionisti come Debussy, Ravel, nonché altri come Stravinskij e Scriabin. Per il jazz, le cui radici affondano nella musica africana e nel successivo giro armonico del blues, sono particolarmente evidenti il tempo rag time tradizionale di Scott Joplin; lo stride (lunghezza del passo) di Jelly Roll Morton, Fats Waller e Art Tatum; lo spostamento degli accenti sul tempo di Lenny Tristano, la cura delle introduzioni e dei finali di Keith Jarrett. Quindi il jazz che Michele Di Toro suona e compone si è formato approfondendo la conoscenza di tutto quanto sopra, che comunque ha una tale vastità da fare intravedere un lungo cammino allietato da panorami mutevoli, sempre nuovi e quindi apprezzabili per gli ascoltatori, come lo stesso pezzo che lui sa suonare ogni volta in modo diverso. Diplomato nel 1995 sotto la guida di Marco Fumo, ha partecipato a diversi concorsi nazionali e internazionali con buoni piazzamenti (come il terzo posto al Premio “Astor Piazzolla” di Castelfidardo, nel 2000). Dopo aver seguito corsi di perfezionamento e seminari con docenti importanti, come Marcella Crudeli, ha svolto un’intensa attività concertistica sia come solista che in varie formazioni cameristiche. La sua versatilità lo ha portato ad approfondire gli studi in campo jazzistico con musicisti del calibro di George Cables, Jimmy Owens e Cameron Brown. Invitato da Lino Patruno, ha inaugurato la sesta edizione del festival “Oh, Jazz Be Good” di Mosciano Sant’Angelo, interpretando musiche di Zez Confrey in prima esecuzione assoluta. È stato docente presso la Scuola Civica Musicale di Vasto, ha effettuato una tourneé in Gran Bretagna, e nel maggio del 2001 ha registrato un disco a proprio nome in trio con Stefano Bagnoli e Ivano Sabatini. Luciano Invernizzi, Paolo Tomelleri, Vittorio Castelli, Walter Ganda, Franco Cerri, Tiziana Ghiglioni, la Milano Jazz Gang, Massimo Moriconi e Massimo Manzi sono tra i nomi che compaiono nell’elenco dei musicisti con cui ha avuto occasione di suonare. A Milano, dove sta tuttora perfezionandosi ai Civici Corsi di Jazz diretti da Enrico Intra e Franco Cerri, è da poco diventato docente presso l’Associazione Musicale “Alban Berg”. Nel 2001 ha vinto il premio internazionale “Friedrich Gulda” per pianisti jazz ricevendo un premio speciale per la migliore esecuzione di un brano dello stesso musicista austriaco; l’anno scorso, in maggio, si è invece aggiudicato il primo premio al Concorso Nazionale di Musica a Colleferro (sezione Jazz), ottenendo una prestigiosa borsa di studio, mentre in giugno ha inaugurato il decimo “Iseo Jazz” con un grande successo di pubblico e critica. Predilige esibirsi in piano solo e in trio, dove trova il suo equilibrio artistico e personale, e la dimensione ideale per il suo mondo espressivo musicale.

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