12 maggio 2018 – Tempus Fugit II

Festival di musica contemporanea 2018
FMC_Logo@1x_opac

Cagliari Ex Manifattura Tabacchi – Viale Regina Margherita 33 – ore 20:30
sabato 12 maggio 2018

20:30 Concerto
MiniM ensemble (Riccardo Sarti Elaborazione elettronica in tempo reale, Gaetano Costa Sassofono, Gioacchino Comparetto Flauti dolce, Michele Deiana launeddas, Laurens van der Wee elaborazione immagini in tempo reale)

Improvvisazione  poetica a cura di Paolo Zedda
Tradizione sarda e contemporanea
Mediana a pipia         (repertorio tradizione per launeddas, 10’)
Lucio Garau                Canoni (1992), per flauti dolci e live electronics (22’)
Puntu ‘e organu          (repertorio tradizione per launeddas, 10’)
Lucio Garau                 Contrappunto (2009), per sassofono tenore e live electronics (12’)

 

Note del compositore
Le composizioni contenute in questo concerto testimoniano un mio forte interesse nei confronti del mondo delle musiche tradizionali e, in questo caso, di uno strumento che per la mia formazione è stato fondamentale: is launeddas. Sono caratterizzate anche da un mio desiderio: mettere a confronto due mondi quello delle tecniche del contrappunto scritto tipico della società colta europea e quello delle musiche tradizionali.
Durante gli anni 80 lavorando con i registratori a nastro cominciai a pensare alla possibilità di costruire un canone preciso e complesso tutto cantato o suonato da un solo musicista. Mentre lavoravo al progetto riflettevo sul funzionamento drammatico del canone e decisi che volevo che il concetto di sorpresa che provavo leggendo i canoni scritti nel passato e che era oggi irripetibile date le mutate condizioni storiche non andasse perduto, volevo che fosse parte dell’opera.
Mi resi conto che la composizione sarebbe risultata molto efficace se anziché arrivare alla costruzione di un oggetto in stile con le varie parti il processo di costruzione avesse portato con sè anche un tipo di “scoperta” se cioè il punto di arrivo non fosse chiarito dall’inizio, come invece era nei vari tipi di canone che erano stati scritti prima. Decisi quindi che l’opera diventasse una scoperta dell’oggetto sonoro. Ho così cambiato il punto di vista e sono partito da dall’oggetto sonoro finale e da lì ho scritto le frasi musicali con un lavoro di decostruzione. Questo procedimento mi sembrava anche particolarmente adatto, dal punto di vista teatrale, per una composizione per strumento ed elettronica in tempo reale.