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Sant’Efisio – installazione sonora

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La festa di sant’Efisio è la processione religiosa più importante della Sardegna. Si svolge ogni anno il 1º maggio, ininterrottamente dal 1657. Si narra che nel 1656 i cagliaritani pregarono sant’Efisio affinché sconfiggesse la terribile ondata di peste, propagatasi nell’isola dal 1652. L’Amministrazione comunale cagliaritana fece allora un voto al santo: se fosse riuscito a sconfiggere la peste, ogni anno si sarebbero svolti una processione e dei festeggiamenti in suo onore, partendo dal quartiere di Stampace, fino ad arrivare a Nora, dove il santo era stato martirizzato. A settembre dello stesso anno, le abbondanti piogge fecero scomparire la peste, e dall’anno successivo fino ad oggi, il 1º maggio, si rispetta il voto fatto. Per partecipare al corteo arrivano a Cagliari gruppi di persone, vestite con l’abito tradizionale, provenienti da tutta la Sardegna. Per alcune ore il centro della città si riempie di suoni, di colori e di tradizioni musicali di tutta l’isola.

Il corteo è aperto dalle traccas carri trainati da buoi addobbati a festa con i prodotti dei campi, gli utensili della casa e i prodotti tipici della gastronomia sarda e con a bordo uomini, donne e bambini, vestiti con abiti tradizionali.
Seguono i gruppi folkloristici in costume composti da migliaia di devoti provenienti da tutta la Sardegna, che camminando recitano il rosario o cantano le preghiere “goccius” della tradizione religiosa isolana.
La processione continua con centinaia tra cavalieri “campidanesi” e “miliziani”.
Il suono delle launeddas, tipico strumento della tradizione sarda, precede l’arrivo del cocchio con il simulacro di Sant’Efisio. Giunto davanti al municipio il santo viene salutato dalle sirene delle navi attraccate nel porto di Cagliari. Maggiori informazioni sulla Festa di Sant’Efisio nella pagina dedicata del Comune di Cagliari (vedi pagina).

L’Associazione Amici della Musica di Cagliari, con il progetto Tradizione e Modernità, sta proponendo da alcuni anni all’interno delle proprie stagioni di musica classica la presentazione delle più importanti tradizioni musicali della Sardegna e ha avviato anche una riflessione contemporanea su alcune di queste. Da qui l’idea nell’ambito del progetto Erasmus Plus “Il Paesaggio sonoro in cui viviamo” di proporre la rivisitazione in chiave contemporanea di alcuni monumenti del patrimonio identitario della Sardegna. Nello specifico si è deciso di promuovere la registrazione della festa di Sant’Efisio dal punto di vista sonoro con un gruppo di 9 persone che hanno registrato il corteo da diverse postazioni. I materiali sonori così ottenuti sono stati messi a disposizione di 5 compositori (Marco Dibeltulu, Bernard Fort, Lucio GarauTheodoros Lotis e Francesco Giomi) ai quali si è deciso di commissionare 5 composizioni elettroacustiche multicanale sui temi principali della festa.
Le 5 composizioni sono la base per una installazione che è stata proposta per la prima volta alla MEM Mediateca del Mediterraneo di Cagliari da novembre 2017 a gennaio 2018.

Uno degli scopi dell’installazione è farci riflettere sull’importanza dell’aspetto sonoro della sfilata e di quante cose non ascoltiamo perché siamo, di solito, fortemente concentrati sull’affascinante aspetto visivo.

L’installazione utilizza un sistema acusmatico multicanale di alta qualità.

Giacomo Fronzi e Gilles Malatray hanno scritto due testi critici con lo scopo di presentare l’installazione. (Vedi nota di Fronzi) (Vedi nota di Malatray)

Programma:

Marco Dibeltulu
Microclima III  (3’16”)

I suoni sono stati registrati da: Lucio Garau e Gilles Malatray

Bernard Fort
Fragment de procession (3’19”)

I suoni sono stati registrati da: Marianna Murgia

Lucio Garau
Cavalli 2017 (3’16”)

I suoni sono stati registrati da:

Manfredi Clemente; Antony Clerc; Lucio Garau; Gilles Malatray; Mariana Viera

Theodoros Lotis
Cagliari di più (3’40”)

I suoni sono stati registrati da: Gilles Malatray; Lucio Garau; Manfredi Clemente

Francesco Giomi
Untitled (2’32″)

I suoni sono stati registrati da: Manfredi Clemente, Lucio Garau e Gilles Malatray.

Da un’idea di Enrico Garau
Direzione artistica Lucio Garau
Direzione tecnica Riccardo Sarti

 


Le registrazioni sono state effettuate nell’ambito del progetto europeo Erasmus+ Il Paesaggio sonoro in cui viviamo