Stagione concertistica 2001
Monumenti Pianistici / Intorno a Brahms
Cagliari, Chiesa di Santa Chiara
2/6, h.21
Olga Zdorenko, pianoforte
Lucio Garau, Francesco Giomi, Andreas Mniestris, Domenico Sciajno, regia del suono
Programma del concerto:
Francesco Giomi
BR... Taccuino sonoro su Johannes Brahms
Andreas Mniestris
Variazioni sulle variazioni di un tema di Haydn
José Iges
Lezione di retorica
Domenico Scjaino
Organum ad libitum
Doria Cantatore
Sinfonia
3/6, h.10
Tavola rotonda (Alessandro Mastropietro e Maurizio Sciaccaluga).
Festival di Musica Antica
XVIII° edizione
Bach 01
Cagliari, Chiesa di Santa Chiara e Chiesa di Santa Maria del Monte, h.21
Il posto che nell’età romantica acquista
la musica strumentale, questo senso originario, ha la radice nelle opere
per strumento a tastiera di J.S. Bach, qui viene messo in luce l’aspetto
logico matematico della costruzione musicale e insieme il fatto che tale
costruzione può venire colta non solo per mezzo della razionalità.
Il XVIII° Festival di Musica Antica degli Amici
dellate Musica di Cagliari è quest’anno monografico, il tema
è la musica per tastiera di J.S. Bach, che diventa lo spunto per
una riflessione sull’interpretazione. Abbiamo invitato sei musicisti,
ognuno dei quali terrà un concerto e una conferenza su un grande
interprete bachiano, guidando il pubblico nell’ascolto di un disco.
Nel festival siamo riusciti a proporvi molte importanti composizioni di
J.S. Bach, tra queste tre particolarmente significative e cioè
la prima partita, il concerto italiano, la sesta suite francese, verranno
suonate una volta sul clavicembalo ed una volta sul pianoforte.
Dopo anni di “militanza” sul discorso degli
strumenti originali questo festival vuole provare a riaprire il discorso
sull’interpretazione di queste musiche che sono un nodo cruciale
per la storia dell’interpretazione, hanno stimolato infatti una serie
di filoni interpretativi in direzioni diverse.
Tra i principali possiamo citare le incomprensioni
filiali di Carl Philip e Friedmann, le varie interpretazioni romantiche
da Mendelssohn in poi, le edizioni correttive (Czerny), i restauri testuali
(prima edizione Bach Gesellshaft), le trascrizioni (Liszt, Tausig, Bulow,
Busoni) la “re-invenzione” del clavicembalo (Landowska), la
prima pioneristica riscoperta degli strumenti e delle prassi storiche
(Dolmetsch), i fenomeni Tureck e poi Gould (con tanto di “Gould Renaissance”),
la sopravvivenza del Bach preistorico ma carismatico dei grandi interpreti
russi (Richter, Nikolaieva, etc.), la seconda generazione di studiosi degli
strumenti antichi (coincidente con le celebrazioni del 1950), il Bach
per qualsiasi strumento, la comparsa di una nuova generazione di clavicembalisti
non rigidamente ortodossi (Kipnis, Koopman etc.).
Se ragioniamo in termini culturali e anche musicali
è davvero difficile negare legittimità e valore a ognuno
di questi filoni. Se è vero che un importante contenuto dell’esperienza
estetica è la soddisfazione che si prova davanti alla forma dell’opera
che ci attesta la forma razionale della realtà e quindi anche il
senso della nostra esistenza dobbiamo notare come la musica per tastiera
di J.S.Bach si ponga per noi come ascolto strutturale ideale e quindi
come conferma di un senso all’esistenza, e dobbiamo anche notare
come in ognuno dei filoni citati questo senso ha trovato nuovi significati.
Oggi nei confronti di queste musiche resistono zone
d’ombra caratterizzate da mancanza di informazione e di apertura
mentale (vetero pianisti e proto clavicembalisti), è nell’aria
però un clima di nuovo interesse che porta a ridiscutere le posizioni
precedenti.
Ci sembra quindi importante provare a proporre una
riflessione non meramente teorica, ma piutmain operativa, una riflessione
che si nutra del “fare” artistico, della musica e degli interpreti,
e che voglia essere un’ulteriore contributo alle nuove direzioni,
speriamo quanto più molteplici, impreviste e varie tra loro che
questa musica suggerirà in futuro.
15/9
Fabrizio Marchionni, clavicembalo
Capriccio bwv 992, Suite inglese n° 6 bwv811,
WK I n° 24 bwv 869, Partita n° 1 bwv 825, Toccata in re bwv 912
16/9
Ramin Bahrami, pianoforte
WK, I n° 4 bwv 849, Partita n° 1 bwv 825,
4 Duetti bwv 802-805, Suite Francese n° 1 bwv 812, Suite Inglese n°
5 bwv 810
22/9
Jory Vinikour, clavicembalo
Variazioni Goldberg, bwv 988, WK I n° 15 bwv
860, Concerto Italiano bwv 971
(Recensione apparsa su www.andante.com)
23/9
Lucio Garau, pianoforte
Invenzioni a due voci bwv 722-786, Invenzioni a
tre voci bwv 787-801, WK I n° 5, Concerto Italiano bwv 971
(Recensione apparsa su Amadeus
e su Andante.com)
29/9
Andrea Padova, pianoforte
Corale bwv 753, Suite BWV 823, WK I n° 22 bwv
867, Suite Francese n° 6 bwv 817, Ouverture francese bwv 831
30/9
Menno van Delft, clavicembalo
Fantasia cromatica e fuga bwv 893, Preludium e
partita bwv 833, WK II bwv 873, bwv 886, Partita n° 6 bwv 830, Suite
Francese n° 6 bwv 817
Autunno Musicale
Cagliari, Chiesa di Santa Chiara
7/10, h.21
Philippe Emanuel Haas, flauto di pan e organo
Silvano Rodi, clavicembalo
13/10, h.21
Marcello Puddu, chitarra
14/1te0, h.11
Gilda Dettori, arpa
20/10, h.21
Trio Pinturas
chitarra, violoncello, sax
21/10, h.11
Maria Teresa Pasta, voce
Roberto Piana, pianoforte
27/10, h.21
Duo Ellipsis
oboe, chitarra
28/10, h.11
Lorenzo Micheli, chitarra
Altri concerti
Cagliari
1/6, h.21
Chiesa di Santa Chiara
Concerto di Musica Acusmatica
Christian Zanesi
Bernard Fort
Lucio Garau
6/10, h.20.30
Exma’
Farben Ensemble
Lucio Garau
Gérad Grisey
Francesco Lalicata, direttore
Auditorium Comunale, piazza Dettori, h.21
1/12
Marcello Puddu, chitarra
Tifu, violino
3/12
Orchestra “Vox Aurae”
E. De Lorenzo, direttore
4/12
Riccardo Ghiani, flauto
Francesca Carta, pianoforte