Paesaggio sonoro – composizione Dibeltulu

Marco Dibeltulu

Quadri degli elementi 2019 (8’)

Note dell’autore
La composizione elettroacustica ha un carattere didattico e si articola in quattro parti distinte ispirate ai quattro elementi della natura: aria, acqua, terra e fuoco. Questi sono stati associati a famiglie strumentali nonché a generi musicali diversi.
Ogni sezione è a sua volta costituita da due differenti unità, una fatta di suoni naturali, come geofonie, biofonie e antropofonie, registrati nell’ambito del progetto “ERASMUS PLUS – Il paesaggio sonoro in cui viviamo”, l’altra composta di suoni prodotti da strumenti musicali suonati da alcuni studenti del Liceo Musicale “D. A. Azuni” di Sassari (S. Cossu, G. Fais, F. Foddai, F. Pintus, N. Roggio ed E. Serra) che hanno improvvisato secondo la propria sensibilità e il proprio gusto. Mentre la parte naturalistica non ha subito alcun trattamento elettronico, quella strumentale è stata elaborata relativamente al montaggio, all’altezza, al timbro e al ritmo.
Nella sezione dedicata ai suoni dell’aria, si distinguono i versi dei gabbiani e quelli di vari passeracei che si contrappongono dialetticamente alle linee melodiche di alcuni strumenti a fiato. Il richiamo alla forma musicale “aria” non è casuale perché allo stesso modo ne esprime la cantabilità, rendendo quasi un omaggio al Neoclassicismo.
Nella sezione dedicata all’acqua i suoni naturali del mare sono associati agli strumenti a percussione. Questa parte ha un carattere atonale e usa un linguaggio contemporaneo. È presente una mimesi timbrica tra alcuni oggetti sonori sintetici e il suono dell’acqua.
La terza sezione è dedicata ai suoni della terra ed è associata alla voce. Il protagonista è l’uomo con le sue manifestazioni culturali, come il sacro e la tradizione popolare. Il paesaggio sonoro naturale del frinire delle cicale conduce l’ascoltatore ad un’atmosfera mistica grazie all’intervento di due cori: il coro “Gabriel” di Tempio Pausania e il coro “Cuncordu Lussurzesu” di Santu Lussurgiu.
L’ultima sezione vede associati i suoni legati al fuoco con quelli degli strumenti ad arco. Inizialmente si configura ancora come un omaggio alla musica colta “classica”, ma successivamente utilizza un linguaggio contemporaneo. Il crescendo, l’accelerando e la maggiore densità del finale rimandano alla forza del fuoco come elemento costitutivo dell’universo.

 


Prima esecuzione 6 giugno 2019